martedì 23 febbraio 2010

Il polifunzionale

Io non so se tutte le università hanno un salone studio, uno di quelli grandi, uno di quelli che ci si possono organizzare anche le feste o vederci le partite dell'Italia al mondiale. Da noi c'era il Polifunzionale.

Il polifunzionale è un posto all'università che si chiama salone polifunzionale, il che giustamente gli dà un genere maschile, anche se qualcuno lo chiamava la polifunzionale. Pivelli.

Il polifunzionale è un salone che di solito le matricole non sono bene accette, perchè al polifunzionale ci va la gente navigata, non i pivelli. Noi ai primi anni non ci si andava, e se ci affacciavamo lì c'era sempre un timore reverenziale. Giustamente.

Il polifunzionale, nessuno che andasse lì a studiare zittiva gli altri. 'Shh' non era una parola accettata, al polifunzionale. Chi ci provava, veniva sbattuto fuori. Giustamente. Pivelli.

Il polifunzionale, quando la mattina eravamo lì davanti alla porta chiusa, con un foglietto che diceva Salone Polifunzionale chiuso fino al giorno X, noi pensavamo Che scandalo, e poi dicono il diritto allo studio! 

Il polifunzionale col tempo divenne la sede della nostra società. La sede vuol dire che se si organizzava qualcosa e non si citava il posto, era di sicuro al polifunzionale. Che era anche sede delle aste di gennaio del fantacalcio e, meno importanti, degli esercizi di Elettrotecnica.

Il polifunzionale, te lo dovevi conquistare il prestigio: banchi in posizione favorevole e sedia con i braccioli. Luca c'aveva la sedia sua, l'aveva riscattata con le tasse universitarie.






[...] L'emozione più grande della semifinale Germania-Italia del 2006, fu averla vista al Polifunzionale. [...]