lunedì 1 febbraio 2010

Twilight e l'attore di Twilight e la copertina di Vanity Fair di Twilight

[di Carla]

Ho visto Twilight, tutti e due. A mia difesa vorrei dire che non sono stati versati diritti d’autore dalla mia visione.

Se ne parla troppo, avete ragione, ma tant’è. Chi mi sta intorno ne parla - e questo la dice lunga sulla gente che frequento, direte voi, ma questa è un’altra storia - e io odio non sapere cosa dire tanto quanto, forse, odio dire che qualcosa, specie un film, è una schifezza senza prima averlo visto. Anche quando sono quasi assolutamente certa che è una schifezza. In ogni modo, avevo deciso che la questione Twilight saga non mi riguardava. Fino a quando in copertina sul mio Vanity mi sono ritrovata sto benedetto vampiro. Sexy, stupendo, si vociferava. Fiacco, in my opinion. Tuttavia non potevo facilmente ignorare una copertina di Vanity; così lì ho visti, Twilight e New moon. Uno dietro l’altro. E’ stato come quando al liceo sei costretta a sentire tutto il lunghiiissiiiimo racconto della tua amica che è uscita con uno fighissimo e all’inizio eri anche eccitata, volevi sapere come va a finire. Ma la tua amica inizia il racconto con tutti gli sguardi che si sono scambiati,le frasette che si sono detti, le cose che lei ha pensato e le cose che lei ha pensato che lui pensasse. Cominci ad annoiarti pesantemente, il tuo interesse ha un lieve picco quando lei introduce un altro spasimante nella storia per poi sprofondare nuovamente nell’abisso quando ricomincia con sguardi e frasette. Alla fine (fine per modo di dire, visto che mancano altri due episodi…) ha scoperto che amava l’altro, il figo, e si sono baciati e baciati e ancora baciati e poi…

Twiligth è questo, senza il sesso che poco sopra ho velatamente suggerito mentre il povero vampiro non batte chiodo. Tutto qui, con l’aggravante che non sono più una liceale il che, ovviamente, ha triplicato la noia. Me la sono cercata: ben mi sta.