giovedì 10 giugno 2010

I fenomeni della mattina

Ci sono (almeno) due fenomeni che si manifestano la mattina, quando vado alla stazione a prendere il treno, e su cui mi sto scervellando da qualche giorno. 

Il primo fenomeno è quello di quei tizi che si piazzano davanti alle scuole, con delle casacche di plastica tipo quelle che usiamo per giocare a calcetto, e che quando sopraggiunge un auto sventolano a casaccio la palettina di ordinanza che secondo me l'hanno comprata al negozio sottocasa, o anche fuori per chi non ce l'ha sottocasa, dicevo la sventolano a casaccio e per chi arriva in auto non si capisce se quel segno voglia dire Fermati che c'è un bambino che sta per attraversare oppure Dai passa velocemente cosi il bambino passa dopo di te oppure Rallenta ma passa tu per primo. Il risultato in ogni caso è di rallentare il traffico peggio dei semafori, senza benefici per l'incolumità dei giovani studenti.

Il secondo fenomeno è quello dei lavoratori che come me vanno a prendere il treno, ce ne sono alcuni che tu li vedi arrivare dapprima con passo normale, poi sempre più spedito, fino a che arrivati a 50 metri dalla stazione cominciano quasi a correre, e tu pensi ma io sono scemo che non corro, cioè ti viene questa sensazione di inadeguatezza per il fatto di non correre visto che molti lo fanno, poi ti affacci e il treno non sta ancora arrivando e allora cosa c'è da correre e infatti poi questi tizi qui li ritrovi sulla banchina ancora col fiatone. Ma non sta bene prendere per il culo questa gente, non sta bene, quindi mi raccomando niente sorrisini se li incontrate sulla banchina.