martedì 2 novembre 2010

Meglio del caffè

Giusto per farmela pagare della settimana lavorativa corta (come se non ci meritassimo un po' di riposo neanche con le feste comandate), il destino ha voluto che stamattina capitassi affianco ad una cara signora che non riusciva a stare zitta per dieci secondi filati.
Voglio dire, non basta il treno stracolmo, i gomiti del vicino piantati nel fianco, l'orario che di suo mi mette malumore...la tizia ci tiene a dire che nel weekend è andata al cinema a vedere The Town di Ben Affleck e che è risultato un capolavoro, un film veramente bello, dice Fidatevi, andate a vederlo, sono soldi ben spesi.

Nel frattempo i suoi interlocutori sembrano soffrire anche loro, come me, dell'effetto martedi-ma-è-come-lunedi e si limitano ad annuire con la testa. La signora li incalza, dice "Ma questo non è niente, ho letto che anche l'altro film è un capolavoro, quel film lì su Facebook, sul padrone di facebook, come si dice, quello lì che ha scoperto facebook (?), quel film hanno detto che è bellissimo, il film parla di come questo tizio qui ha messo in piedi facebook e la cosa bella è che adesso è miliardario. E' riuscito a fare tutti quei soldi partendo da zero, pensate che all'inizio questo Rosenberg (?) usava facebook per mandare le mail a tutti i compagni di università (?). Però il film non lo interpreta lui direttamente, ma un attore, il film è autobiografico (?), e c'è un particolare, cioè che un parente di questo attore lavora in facebook anche lui, pensa che coincidenza."

Conclusione: l'effetto del caffè è trascurabile rispetto a quanto riesce a svegliarti sentire questi discorsi.