lunedì 14 febbraio 2011

When we were young

Nel weekend mi è capitato, nei vari tragitti per andare o tornare da Carla, di passare davanti a casa di un amico, che in realtà non ci abita più lì che adesso se n'è andato a quattrocentocinquanta chilometri di distanza o giù di lì che lì a casa dove ci sono passato davanti nei tragitti che dovevo fare, lì a quella casa ci abitano ancora i suoi genitori ma lui per me io considero lì ancora casa sua anche se ci torna poco ormai in quella casa. Ogni volta che in questo weekend ci passavo davanti mi dicevo parlando da solo vedi com'era quando abitavamo tutti vicini, prima, che passavi davanti a casa di amici anche quando non dovevi andare da loro, e invece adesso sono a quattrocentocinquanta chilometri, cosa vuoi capitare davanti casa loro adesso, e così mentre mi ritrovavo a pensare e guidare insieme e a parlare da solo, in tutti quei pensieri lì mi dicevo ma tu guarda che stupidi che siamo stati, quando eravamo più giovani, abbastanza giovani da abitare ancora tutti vicini noi amici che ti potevi vedere anche tutti i giorni e invece finivi per vederti solo nei weekend e neanche sempre e ora devi accontentarti di vedersi alle feste comandate e di organizzare gite di quattroecinquanta e quattroecinquanta novecento chilometri, che stupidi siamo stati.