mercoledì 7 luglio 2010

Eravamo velocissimi

C'è un bellissimo ricordo di quando ero piccolo, avevo tipo 3-4 anni, che a primavera papà mi portava in giro in bici per il lungomare, avevo un bellissimo seggiolino bianco di quelli che si appoggiano al manubrio e papà mi metteva lì, rivolto verso la ruota anteriore, tipo montagne russe e vedevo tutto questo bellissimo panorama davanti a me che scorreva via, e io che lo tagliavo veloce come il vento, e ogni tanto mi giravo indietro a vedere quanto andavamo più veloci rispetto ai pedoni e a chi era seduto sul muretto chiaro del lungomare, persino più veloci delle altre biciclette e poi a quella velocità non si distinguevano neanche più le mattonelle rosse del bellissimo lungomare di Roseto e vedevo avvicinarsi lo stabilimento davanti a me, e poi quello successivo e così via. E poi suonavo il campanello della bici per avvertire le persone che passeggiavano davanti a noi a farci spazio, che stavamo arrivando e che eravamo velocissimi.



Peccato che poi riuscivo ad addormentarmi anche sul seggiolino e dormivo per quasi tutto il tempo della passeggiata...ma quei dieci minuti iniziali in cui ero sveglio, quelli erano bellissimi.