mercoledì 29 settembre 2010

I segnalibri di Augias

Chi ne sa un po' di stampa e di media in generale sa bene che a volte capita di dover scrivere una recensione, di un film o di un libro, quando tu il film non l'hai visto o il libro non l'hai letto. Capita. A dire la verità non bisogna saperne qualcosa di media, basta ripensare al liceo quando il libro da leggere non l'avevi nemmeno comprato e la recensione te la scaricavi da internet. Ecco, lo fanno anche i professionisti. A volte per mancanza di tempo lo fai solo una o due volte in vita tua, e con la morte nel cuore, se non sei proprio uno serio, lo fai sempre.


Dato che spero ancora di svegliarmi una mattina e ritrovarmi la mia bella tesi rilegata sul tavolo, la mia condizione di studentessa non si è ancora evoluta in una da lavoratrice, dunque passo le mie mattinate in casa davanti ad una pagina che è sempre più bianca e ho il piacere di passare alcune delle mie luuuuunghe pause a guardare la strepitosa offerta di programmi della tv generalista. Strepitosa è ovviamente sarcastico, lo dico per chi ormai guarda solo la tv via cavo e ha rimosso. Tra i programmi per casalinghe e telefilm familisti, su rai tre alle 12:30 c'è Augias. Non ricordo il nome del programma, l'importante è che c'è lui. Augias è pacato, è serio, direi quasi zen. Sembra assurdo ma il programma parla di libri, si di libri, si sulla RAI...In ogni puntata Augias ospita l'autore di un libro e lo intervista, ma non tipo "mi parli del suo libro" o "cosa la ispirata a scrivere questo libro"; lo incalza, lo critica, lo smentisce citando lo stesso libro e certe volte il tipo o la tipa in questione non sa proprio che dire. Augias il libro lo ha letto tutto (anche le note), insomma ha studiato bene bene, di quel tipo di studio che esige che l'altro ne sappia quantomeno il doppio visto che il libro l'ha scritto. Poi dopo che ha scarnificato ben bene testo e povero autore Augias alza il libro e dice" vi consiglio questo libro, è un'ottima lettura" e vedi di spuntare dal testo fitte fitte le linguette segnalibro e ogni segnalibro ha un suo appunto. La cosa è così poco televisiva che l'ho trovata quasi poetica, le linguette segnalibro di Augias sono come i vinili oggi, belli da vedere, da toccare, ti fanno sentire in un'altro tempo, quando in RAI sapevano di cosa parlavano; e non importa se sui titoli di coda Augias dice "visitate il nostro sito l'indirizzo è doppiavu, doppiavu, doppiavu".