sabato 13 marzo 2010

Decisioni da cento euri

Il collega e compagno di ufficio M non voleva scioperare, mi diceva giovedì. Sono 100 euro (lordi, nota del blogger) regalati all'azienda! diceva, anzi 100 euri. Certo, all'azienda 100 euri farebbero comodo, magari ci pagano l'iva, ma regalarli così, senza neanche pensarci, non è il caso, in questo momento di crisi. 

Anch'io non avrei scioperato sinceramente, e infatti non ho scioperato, ma con la testa avrei scioperato pure, tra l'altro mi avrebbe fatto comodo non essere a lavoro vista la mattinata burrascosa che mi attendeva. Ma i 100 euri mi facevano ancora più comodo, questo è il brutto di prendere due soldi, cioè che quei due spiccioli devi anche sudarteli, e il diritto allo sciopero lo paghi di tasca tua e a volte ti passa la voglia di scioperare, anche se tu vorresti con tutte le tue forze opporti a questo mondo del lavoro che è diventato una giungla, e ai governi che non fanno abbastanza per risolvere i nostri problemi. A volte mi maledico per non aver fatto il calciatore o il politico. 

Intorno alle 16.30 il mio collega M ha ricevuto una telefonata, era sua moglie, dice Io sciopero domani, poi i due scambiano qualche frase buttata lì, poi M abbassa la cornetta e fa Sai cos'è, domani vado anch'io a scioperare. 

Mi sono sentito meglio, perchè è vero che prendiamo due spiccioli, ma almeno vedere nella settimana dell'8 marzo donne che comandano, sono belle cose.